Spazzolino bagnato o asciutto? Il dilemma divide gli esperti

È meglio bagnare lo spazzolino prima o dopo aver messo il dentifricio? Può sembrare una questione trascurabile, ma questo dilemma fa discutere nel Regno Unito e divide gli esperti.

È davvero così fondamentale?

“Non mi risultano ci siano studi scientifici a sostegno di una tesi o dell’altra, ma direi che il fatto stesso che lo spazzolino venga inserito in un ambiente umido come il cavo orale, fa sì che sia secondario che sia bagnato o meno”, commenta Antonio D’Addona, professore di Chirurgia Odontostomatologica e Parodontologia dell’università Cattolica Sacro Cuore di Roma. Una questione che non sembra avere molta importanza, visto che quello che conta è spazzolare bene. Anche perché, come ricorda D’Addona, “diversi studi scientifici hanno messo in evidenza che usare lo spazzolino anche senza dentifricio e solo con l’acqua aiuta a togliere la placca”.
Conferma che “non esistono evidenze scientifiche che indichino l’opportunità o meno di usare uno spazzolino con setole bagnate o asciutte” anche il professor Enrico Gherlone, primario Odontoiatria IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. “Esiste tuttavia una valutazione clinica del professionista che, in caso di iposalivazione dovuta a condizioni patologiche del cavo orale o sistemiche che alterino la composizione della saliva oppure a causa di alcuni farmaci che modificano il fluido salivare, può indicare l’opportunità di usare le setole umide prima di mettere il dentifricio”, aggiunge Gherlone – . Comunque i componenti contenuti nei dentifrici, che siano rimineralizzanti o disinfettanti, non hanno bisogno dell’utilizzo dell’acqua. Inoltre viene indicato di eseguire uno spazzolamento a secco” per aggredire in modo più efficace la placca.

Le setole

La salute della bocca è un impegno quotidiano per tutti dopo colazione, dopo pranzo e prima di andare a letto. Una routine che deve seguire regole precise. Basta poco per sbagliare e ottenere effetti controproducenti. “La cosa più importante è scegliere le setole più adatte, in base alla propria tipologia di denti e gengive e usare la tecnica corretta per lavarsi i denti ed evitare le gengiviti. I pazienti devono essere ben istruiti – aggiunge D’Addona – basta fare un esempio: lo spazzolino elettrico ha delle caratteristiche precise e un movimento automatico che rimuove la placca. Non va azionato con forza, altrimenti si possono fare dei danni”.

Lavarsi i denti

Lavarsi i denti con lo spazzolino è una pratica insostituibile per una bocca sana. Aiuta a prevenire le gengiviti, la formazione della placca e le carie. Va fatto, se possibile, ogni volta che si mangia. Ma esistono delle regole da seguire? “Le setole dello spazzolino devono essere inclinate a 45 gradi rispetto ai denti. Servono movimenti di vibrazione o di rotazione verso l’alto o verso il basso, senza mai fare forza sulle gengive“.

I dentifrici

Anche la scelta del dentifricio è importante per una corretta igiene orale. “Sconsiglio di utlizzare i dentifrici sbiancanti, ce ne sono molti che contengono delle particelle abrasive – spiega ancora D’Addona. Si consigliano invece quelli a base di fluoro, utili per la prevenzione delle carie e per diminuire l’ipersensibilità delle gengive. Sono molto utili anche per i bambini. Ma per una corretta pulizia serve anche il filo interdentale che asporta la placca tra un dente e l’altro, dove lo spazzolino non arriva. Va usato una volta al giorno, la sera”.

Il collutorio

Sugli scaffali dei negozi e delle farmacie si moltiplica anche l’offerta di collutori. Quando sono necessari? “Alcuni sono antibatterici – conclude D’Addona – e vanno usati solo per brevi periodi e con prescrizione medica”.
Fonte: repubblica.it

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