Mettere fluoro nell’acqua potabile potrebbe contribuire in modo significativo a ridurre la carie ai denti. È quanto emerge da uno studio dell’Università del North Carolina e pubblicato sul Journal of Dental Research.
Meno carie per bambini e adolescenti
L’analisi, svolta negli Usa, ha dimostrato che i bambini e gli adolescenti con un maggiore accesso all’acqua potabile fluorurata avevano meno probabilità di avere questa malattia ai denti. Coloro che avevano accesso alla fluorizzazione dell’acqua, infatti, hanno avuto una riduzione del 30% dei casi di carie nella dentizione primaria e del 12% nelle dentizioni permanenti. I risultati dimostrano come la fluorizzazione dell’acqua nelle comunità continui a fornire un notevole beneficio alla salute dentale per i bambini e gli adolescenti.
Il beneficio del fluoro è più pronunciato all’inizio della vita
L’attuale studio aumenta le prove dimostrando che il beneficio è più pronunciato all’inizio della vita, nei denti primari dei bimbi tra 2 e 8 anni. “Questo studio conferma i risultati precedentemente riportati e fornisce ulteriori prove a supporto della fluorizzazione dell’acqua come un intervento di sanità pubblica di base per promuovere la salute orale”, ha detto Maria Ryan, presidente dell’Associazione americana per la ricerca dentale.
Ma fa bene anche agli anziani
In genere dopo l’adolescenza c’è tendenza a una diminuzione delle carie. Ma nell’anziano può verificarsi un nuovo aumento anche in chi non è stato predisposto precedentemente. Per questo il fluoro non è solo utile a prevenire le carie nei bimbi, ma andrebbe utilizzato anche dagli adulti e soprattutto dagli anziani. La Terza Età, infatti, è un periodo della vita in cui i denti tendono più facilmente a cariarsi. Nei soggetti predisposti o in persone che hanno difficoltà a svolgere una corretta igiene domiciliare, il fluoro permette infatti una remineralizzazione delle superfici dentali, inibisce la demineralizzazione e ha azione antimicrobica.
Fonte: ansa.it