La parodontite è una malattia multifattoriale innescata dai batteri presenti nella placca, che porta alla distruzione dei tessuti attorno al dente (parodonto). In soggetti suscettibili e in condizioni generali e locali favorevoli, i microorganismi residenti nella bocca hanno la capacità in provocare danni al tessuto parodontale, sviluppando un’infiammazione cronica che può portare alla perdita precoce dei denti.
Malposizionamento dei denti e parodontite
Tra i fattori che predispongono all’accumulo della placca abbiamo i denti malposizionati. Molti tipi di malposizionamento dentale, come per esempio i diastemi, l’affollamento dentale, i denti ruotati o inclinati, possono complicare le corrette manovre di igiene orale domiciliare, facilitando l’insorgenza dell’infiammazione dei tessuti gengivali con conseguente formazione di tasche parodontali e distruzione dei tessuti parodontali di supporto del dente.
Gonfiore e recessione delle gengive
Oltre ad avere un effetto negativo sulle capacità del paziente di mantenere una corretta igiene orale, il malposizionamento dentale ha effetti sulla conformazione dei tessuti attorno al dente. Questa situazione può determinare gonfiore o recessione gengivale.
Il gonfiore gengivale rende ancor più difficile le manovre di igiene orale soprattutto interdentale e favorisce la formazione di tasche parodontali. Le recessioni gengivali sono una retrazione apicale del tessuto gengivale con conseguente esposizione delle radici dentali. In caso di malposizione dentale, si riscontrano sulla superficie esterna dei denti, ma possono manifestarsi anche nella parte interna. Una concausa alla quale si associano le recessioni può essere lo spazzolamento traumatico. Quando un dente è più sporgente del normale, infatti, i tessuti parodontali si assottigliano. In questo modo diventano più vulnerabili alle forze sviluppate da uno spazzolamento eccessivamente vigoroso.
L’apparecchio è efficace nel trattamento della parodontite?
Vari studi hanno dimostrato che con un appropriato trattamento parodontale combinato a un tradizionale apparecchio ortodontico è possibile ristabilire una dentatura sana e gradevole per lungo tempo. Il trattamento ortodontico, quindi, può costituire un elemento utile anche durante la terapia parodontale.
Spesso infatti i denti, a causa della perdita del supporto parodontale causato dalla malattia, possono spostarsi. Si possono così aprire degli spazi fra dente e dente che prima erano assenti. Oppure, i denti possono inclinarsi verso l’avanti o allungarsi verso il basso. Riposizionarli correttamente non solo ne migliora l’estetica, ma rende sicuramente più semplice anche mantenerli ben puliti. Ecco dunque che l’apparecchio può aiutare a correggere i danni causati dalla parodontite.
Rispettare i tempi delle terapie e i controlli
Tuttavia è molto importante che questo trattamento ortodontico avvenga al termine della terapia parodontale e cioè quando l’infezione è stata completamente eliminata e risolta. Muovere i denti durante una parodontite in fase attiva può contribuire a un ulteriore peggioramento della malattia e talvolta causare addirittura la perdita dei denti.
È fondamentale che durante tutta la durata della terapia ortodontica i pazienti si sottopongano a visite di controllo periodiche per verificare un corretto livello di igiene orale. L’ortodonzia non rappresenta quindi un modo per curare la parodontite, ma può aiutare il paziente a riconquistare una migliore estetica e una corretta funzione masticatoria.
Fonte: gengive.org