“Non ho il talento per correre e sorridere al tempo stesso”, rispondeva il leggendario runner Emil Zatopek a chi gli chiedeva della smorfia che lo accompagnava durante ogni sua impresa podistica. E Haile Gebrselassie, uno dei più forti maratoneti di sempre, era soprannominato “l’assassino sorridente” perchè batteva ogni avversario correndo costantemente con un bel sorriso stampato sul viso. Ma non sono solo le suggestioni storiche a legare denti e sport. Ormai da molti anni e in vari ambienti scientifici si ragiona sui rapporti tra occlusione dentale ed efficienza atletica. E, dunque, sui conseguenti benefici nella performance generati dal miglioramento dell’allineamento tra i denti della mascella e quelli della mandibola.
La performance sportiva dipende anche dai denti
Dall’analisi della letteratura scientifica si evince come tutte le malocclusioni, soprattutto quelle più gravi non trattate nell’età pediatrica, influiscano negativamente sulla postura del cranio, del collo e di conseguenza sull’efficienza respiratoria e sulla capacita di bilanciamento del corpo durante l’attività sportiva. Inoltre, in concomitanza di fattori ambientali come fatica muscolare, instabilità del terreno e obiettivi agonistici, aumenta l’influenza negativa sul bilanciamento corporeo e sulla performance sportiva esercitata da rapporti dentali e scheletrici inadeguati.
L’uso del bite nello sport
Seguendo lo sport in televisione, sempre più di frequente vediamo campioni delle varie discipline indossare durante le competizioni dispositivi in plastica trasparente chiamati bite. E chissà quante volte ci siamo chiesti se anche noi, sportivi amatoriali, potremmo avere benefici da questi e dispositivi.
Il bite costituisce, oltre che un dispositivo protettivo, un vero e proprio presidio terapeutico. La funzione del bite è quella di proteggere dalle parafunzioni e, al contempo, di agire a livello della muscolatura, rilassandola. Per questo strumento sono previste diverse tipologie di fattura. Il materiale di costruzione riveste un’importanza rilevante. Nonostante possano essere usati diversi tipi di resina, il bite sportivo è concepito come “duro”. Una superficie morbida, infatti, può accentuare il serramento dei denti e non far rilassare la muscolatura masticatoria. Il bite sportivo è sempre ad arcata singola generalmente quella superiore.
Come il bite migliora l’attività sportiva
Il bite riequilibra la postura poiché permette di avere un migliore bilanciamento del carico sulle piante dei piedi, può prevenire microtraumi dentali e contratture muscolari durante l’esercizio fisico e favorisce la concentrazione e la resistenza fisica, perché migliora la respirazione. E allora perché non provare, dopo un’attenta analisi eseguita da uno specialista gnatologo, a utilizzare dispositivi odontoiatrici per bilanciare l’occlusione durante l’attività sportiva? Sicuramente potrebbe portare dei vantaggi tangibili nella pratica agonistica. E per chi dedica tempo e passione alla pratica dello sport, sarebbe un risultato non da poco.
Fonte: repubblica.it