Sempre più persone, per mancanza di tempo o per pigrizia, tendono a rimandare i controlli periodici dal dentista e le sedute di igiene orale professionale. Oppure, scelgono di eseguire alcune prestazioni guidati esclusivamente dal criterio del prezzo più basso, pensando che venti minuti possano essere sufficienti a preservare la salute dei denti. A mettere in guardia contro questa situazione diffusa sono gli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP).
Se fatta male, può essere dannosa
La seduta di igiene orale professionale non è una procedura cosmetica, ma un vero e proprio atto terapeutico. E, se non è eseguita in modo corretto, può addirittura creare danni. Un controllo efficace della placca batterica rappresenta, infatti, il mezzo di prevenzione più importante delle malattie di denti e gengive. L’igiene orale professionale è quindi il primo passo per la cura della parodontite, una malattia infiammatoria cronica dei tessuti intorno ai denti ancora molto diffusa. Per questo è bene sottoporsi regolarmente a sedute di igiene orale professionale, con una frequenza che deve essere indicata dall’odontoiatra o dall’igienista sulla base delle necessità di ogni singolo paziente.
Servono sedute regolari e accurate
Anche le modalità con cui vengono effettuate le sedute devono tenere conto del quadro clinico e in ogni caso non possono richiedere meno di 45-60 minuti. Rimandare la seduta con l’odontoiatra o l’igienista o peggio accontentarsi di sedute frettolose, quindi, non è solo inefficace ma potrebbe dimostrarsi addirittura dannoso. La rimozione del tartaro deve essere eseguita in maniera attenta, senza creare un danno allo smalto e alle gengive.
Preservare il risultato della seduta di igiene orale professionale
Questo però non basta: è necessaria anche una visione olistica che prenda in considerazione il paziente nel suo complesso. Spetta, infatti, allo staff dello studio dentistico il compito di istruirlo su come preservare al meglio il risultato della seduta di igiene orale professionale. Ad esempio, è importante spiegargli non solo come effettuare la rimozione della placca batterica a casa, ma anche come gli stili di vita scorretti e alcune malattie, quali fumo e diabete, possano influire sulla progressione della parodontite. Tutto questo richiede tempo e non può esser fatto in modo sbrigativo e superficiale.
Fonte: ansa.it