L’alveolite dentale post-estrattiva è un processo infiammatorio che coinvolge l’alveolo, ovvero la cavità ossea all’interno della quale alloggia normalmente il dente.
Dopo un’estrazione, tale spazio resta vuoto ed aumenta il rischio che si infiammi, sebbene questa rimanga un’evenienza relativamente rara.
Cause dell’alveolite
Individuare l’esatta causa di un’alveolite dentale post-estrattiva è molto difficile, tant’è che ad oggi si conoscono solo alcuni fattori che potrebbero predisporre allo sviluppo di questa condizione:
- Abitudine al fumo
- Infezioni, soprattutto se presenti fin da prima dell’estrazione. C’è da dire infatti che l’alveolite occorre in modo particolare quando il dente estratto era già interessato da carie o pulpiti gravi
- Traumi chirurgici, specie se l’intervento è molto impegnativo, ad esempio per un dente parzialmente incluso oppure storto
- Problemi nel normale processo di coagulazione che avviene a seguito dell’intervento, importante per bloccare il sanguinamento e per favorire la riparazione tissutale. Se il coagulo viene infatti degradato troppo precocemente, la sede può essere facilmente attaccata dai batteri e il processo di guarigione rallenta
- Utilizzo di vasocostrittori che, alterando la circolazione sanguigna nella regione operata, riducono l’apporto di sostanze nutritive necessarie ai tessuti per guarire
- Scarsa igiene orale
- Risciacqui eccessivamente energici che provocano il distacco del coagulo dall’alveolo
- Altri episodi di alveolite in passato.
I sintomi dell’alveolite dentale post-estrattiva
Tipicamente, dopo l’intervento la convalescenza procede normalmente per due o tre giorni.
Successivamente si iniziano a manifestare i primi sintomi:
- dolore pulsante, in alcuni casi irradiato anche all’orecchio e al collo, che non si riduce con l’utilizzo dei normali antidolorifici
- alito cattivo
- sensazione di indolenzimento in tutta la regione circostante.
Più raramente, vi sono anche febbre, gonfiore della guancia ed ingrossamento dei linfonodi sotto mandibolari.
Diagnosi
Correlando i sintomi del paziente con un intervento di estrazione eseguito qualche giorno prima, il dentista è già in grado di supporre l’evenienza di un’alveolite.
Con un’osservazione diretta, poi, può confermare questa diagnosi, dal momento che l’alveolo si presenterà di colore grigiastro, con gengive arrossate attorno e sarà dolente alla palpazione.
Per avere infine la certezza assoluta, può anche procedere con una radiografia.
Trattamento dell’alveolite dentale post-estrattiva
La terapia è principalmente sintomatica, ed è volta quindi più alla riduzione del dolore e dell’infiammazione che alla cura della causa vera e propria, visto che questa resta spesso sconosciuta.
Nel caso quindi di un’alveolite può essere consigliata l’assunzione di antidolorifici, o meglio ancora l’applicazione direttamente sull’alveolo di analgesici topici, come l’ossido di zinco, e di antisettici per evitare infezioni.
Inoltre, viene talora indicata anche una terapia antibiotica e antinfiammatoria.
È molto più raro invece che si debba ricorrere ad un vero e proprio intervento odontoiatrico di pulizia dell’alveolo, nei casi più gravi accompagnata anche dall’asportazione della porzione di osso interessata dall’infiammazione.
Accanto a questi rimedi, una serie di misure possono essere messe in atto per prevenire che l’alveolite si sviluppi:
- un paio di settimane prima dell’estrazione, sottoporsi ad una seduta di pulizia profonda dei denti da un igienista dentale, nonché fare lavaggi con collutori a base di clorexidina, affinché la carica batterica della bocca venga riportata alla misura adeguata;
- dopo l’estrazione, eseguire un’attenta igiene orale evitando però tutte quelle manovre che potrebbero rompere il coagulo formatosi dopo l’intervento, come l’utilizzo di spazzolini elettrici o i risciacqui troppo abbondanti con collutorio.
Inoltre, è bene astenersi dal fumo e cercare di non toccare la zona operata con la lingua o durante la masticazione.
Considerando quindi che l’alveolite post-estrattiva si manifesta solo in una piccola percentuale di coloro che vengono operati, è opportuno ricordare che anche il solo attenersi alle indicazioni poste dal dentista può essere sufficiente a scongiurare lo sviluppo di questa fastidiosa condizione.
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