Si chiama agenesia, dal greco a (privo) gènesis (nascita), e indica quando i denti sono mancanti non perché caduti, ma perché non sono mai nati.
Succede quando, nel feto, la struttura embrionale da cui si dovrebbe formare il dente, il follicolo dentale, non si forma e quindi uno o più denti non sono mai nati e non nasceranno mai.
Questa anomalia è piuttosto comune e non ha nulla a che vedere con una scarsa igiene o cura dentale.
Se l’agenesia è genetica
Un dente è un organo come gli altri. Se l’anomalia è genetica (di solito lo è, quindi è un problema familiare) il follicolo dentale non si è formato all’origine, in utero. Lo stadio di gemma dentale comincia tra la sesta e la settima settimana di gestazione mentre l’eruzione dei denti inizia verso il terzo mese di vita, per concludersi entro i 25 anni.
Per questo motivo in presenza di agenesia dentale, è sempre meglio verificare eventuali precedenti familiari.
La lamina dentale e i denti mancanti
Nelle prime settimane di gestazione, si forma la lamina dentale che si dispone a ferro di cavallo, seguendo la forma delle future ossa mascellari, da questa partiranno gli abbozzi dei futuri denti. Si formeranno due lamine dentali primarie: una superiore ed una inferiore. Da ognuna di esse si svilupperanno 10 denti decidui (da latte).
I denti permanenti si sviluppano come i denti da latte, ma più tardi (a partire dalla 17° settimana), con gemme dentali che si dispongono posteriormente a quelle dei decidui su una lamina dentale secondaria, che ha origine dalla primaria.
Se il follicolo dentale non si forma, può essere anche a causa di fattori esterni (traumi, infezioni, carenze nutrizionali).
Tipologie di agenesia
La mancata formazione della lamina dentale provoca l’anodontia (mancanza di tutti i denti). Ispessimenti anomali della lamina provocano, invece, la formazione di denti in sovrannumero. Mentre, interruzioni nella lamina provocano agenesia (mancanza di uno o più elementi dentali). La lamina secondaria, da cui si formano i denti permanenti, si origina dalla primaria, quindi, l’agenesia di un dente deciduo comporterà l’assenza del rispettivo permanente.
Come risolvere il problema dei denti mancanti
Sia per gli adulti che per i bambini soffrire di agenesia dentale non è solo un problema estetico, la mancanza di uno o più denti può provocare disturbi del linguaggio. Anche la masticazione può risentirne e provocare problemi di digestione. La soluzione, in genere, consiste nella sostituzione dei denti mancanti o nella correzione dell’arcata.
Infatti, la mancanza di spazio può essere un altro possibile motivo di agenesia dentale. In molti casi si riscontra nelle persone con sovrapposizione dei denti a causa della mancanza di spazio nell’arcata.
La diagnosi di agenesia dentale
Il compito di formulare la diagnosi di agenesia dentale spetta naturalmente al dentista. Prima di tutto sarà effettuata una radiografia panoramica per determinare il tipo di agenesia, in modo da individuare il trattamento più adatto anche rispetto all’età del paziente.
Il trattamento dell’agenesia nel bambino
Fino a 17 anni circa, lo sviluppo dei denti non è terminato. Quando il dente che manca è un premolare, sarà necessario conservare il dente da latte il più a lungo possibile. In questo modo si manterrà lo spazio tra i denti e si proteggerà l’osso. Se invece il dente che manca è un incisivo, potrebbe essere necessario installare un ponte che permetterà eventualmente di fissare un impianto dentale una volta terminato lo sviluppo della dentatura.
Il trattamento dell’agenesia in età adulta
Al completamento dello sviluppo dentale, può capitare che i denti occupino lo spazio lasciato dal dente assente. Se questo avviene, non occorre intervenire perché la dentatura avrà recuperato il suo allineamento.
Una volta effettuata la diagnosi, si possono percorrere diverse strade.
Impianto, protesi od ortodonzia?
A seconda dell’età, delle condizioni orali e del numero di elementi dentali mancanti, il dentista potrebbe suggerire l’implantologia dentale.
È una tecnica odontoiatrica a cui si fa ricorso quando i denti sono danneggiati o caduti. L’impianto permette l’inserimento di un dente artificiale nell’osso della mandibola attraverso una vite in titanio.
Lo stato in cui si trovano la gengiva e l’osso è un fattore fondamentale per questo tipo di intervento che va sempre eseguito da un chirurgo odontoiatra esperto.
La soluzione ortodontica può essere utilizzata quando i denti mancanti sono pochi, da 1 fino a 6. Questo intervento permette di chiudere gli spazi tra i denti e di evitare di sottoporsi a impianto. Si effettua spostando i denti adiacenti nello spazio vuoto dei denti mancanti con specifici apparecchi ortodontici e può essere un’ottima alternativa, soddisfando le esigenze estetiche e i requisiti funzionali.
Quando nessuna delle altre soluzioni è possibile, si può inserire una protesi parziale.
Quindi, se mancano uno o più denti, è importante rivolgersi a un dentista qualificato, che si accerterà che il dente sia realmente assente, e che non si tratti di denti inclusi.
Allo Studio Michelangelo 13 al Vomero, dopo un’accurata visita odontoiatrica e gli esami di controllo necessari, potremo individuare il trattamento più adeguato al tuo caso. Una volta diagnosticata l’effettiva agenesia dentale, valuteremo con te quale sia il sistema più adeguato per riempire gli spazi dei denti mancanti.
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