Una scarsa cura dei denti aumenta, negli anziani, il rischio di polmonite e malattie respiratorie. Questa la conclusione a cui sono arrivati i ricercatori dell’Università di Kyushu, che hanno studiato il ruolo del microbiota della lingua, cioè di tutto quell’insieme di microrganismi che vivono “ospiti” del corpo stesso. Secondo quanto emerso, infatti, le persone anziane con meno denti, con una scarsa igiene dentale e un maggior numero di carie, ingeriscono costantemente un maggior numero di microbi disbiotici che possono essere dannosi per la loro salute respiratoria.
Un gruppo di batteri legato a maggior rischio malattie respiratorie
Prima di questo studio, i ricercatori sapevano che un’aspirazione costante della saliva può portare a polmonite, una delle principali malattie tra gli anziani. Gli studiosi hanno analizzato lo stato dei microrganismi in 506 persone tra 70 e 80 anni e hanno scoperto che la sua composizione era legata alle condizioni dei denti. Un gruppo di batteri che amano coabitare è stato associato a un aumentato rischio di mortalità dipeso dalla polmonite.
Questo gruppo batterico era più predominante negli anziani con meno denti, una maggiore placca e una maggiore quantità di carie. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Sphere.
Prendersi cura dei denti aiuta a tenere lontana l’insonnia
Chi si prende cura dei propri denti, ha anche meno probabilità di soffrire di insonnia. Gli anziani con meno di 10 denti spesso non riescono a raggiungere l’obiettivo raccomandato di dormire sette ore per notte. Alcuni arrivano a stento a quattro e si pensa che i denti mancanti influenzino il modo in cui la lingua sta distesa in bocca, il che potrebbe portare ad apnee ostruttive del sonno (Osa). Lo rileva una ricerca giapponese, della Tohoku University, pubblicata sulla rivista Sleep Medicine.
I ricercatori hanno analizzato 23.444 persone anziane con un’età media di 73 anni. I partecipanti hanno riferito il loro numero di ore di sonno e anche quello dei denti che ancora rimanevano. La maggior parte ha affermato di riposare sette ore a notte. Il 2,7% ha dichiarato di dormire per meno di quattro ore e il 4,7% per più di 10. A circa il 14,7% dei partecipanti mancava almeno un dente.
Con meno di dieci denti in bocca, gli anziani non dormono a sufficienza
Dall’analisi dei risultati è emerso che avere meno di 10 denti è associato a dormire meno di quattro ore o più di sette ore (anche dormire troppo è un fattore di rischio per ictus e diabete). Una durata del sonno più breve o più lunga indica che gli anziani con meno denti potrebbero soffrire di apnee ostruttive del sonno, concludono i ricercatori. Dallo studio si evidenzia che gli interventi che promuovono la salute dentale potrebbero essere di aiuto per un invecchiamento sano degli anziani, aiutandoli a mantenere un sonno adeguato.
Fonte: ansa.it