Con il termine gengivite si intende l’infiammazione delle gengive che risultano gonfie, arrossate e tendenti al sanguinamento spontaneo. Tale patologia dei tessuti gengivali è causata dall’accumulo della placca batterica non asportata con le manovre di igiene dentale domiciliare. I batteri si annidano all’interno del solco gengivale (tra dente e gengiva) e formano le classiche tasche parodontali. Questa malattia è reversibile, ma se trascurata può trasformarsi in parodontite irreversibile o piorrea con conseguenze molto più gravi e più difficili da curare definitivamente.
Cause della gengivite
La malattia parodontale che colpisce le gengive nel loro strato più esterno è determinata da più fattori che insieme iniziano ad aggredire i tessuti molli. La persona affetta da tale malattie non se ne accorge fino a quando i sintomi diventano evidenti, come ad esempio il sanguinamento e il gonfiore delle gengive. Esistono varie cause che possono scatenare un’infiammazione delle gengive.
La placca batterica infiamma le gengive
La principale causa della gengivite è senza ombra di dubbio la placca che si accumula in prossimità del margine gengivale e consente ai batteri di cui è formata di cominciare ad intaccare e infiammare i tessuti molli già 24 ore dopo i primi depositi. Le gengive si gonfiano poiché viene richiamato più sangue che trasporta gli anticorpi. I vasi sanguigni sono più permeabili e permettono la fuoriuscita di un essudato composto anche di sangue che ha il compito di combattere la carica batterica. A questo punto le gengive perdono di tono e non sono più così attaccate al dente.
Si avvertono i primi sintomi della gengivite
Le gengive cominciano a sanguinare e il paziente non ne comprendere la causa poiché, solitamente, non c’è dolore. La placca non rimossa scatena il ritiro delle gengive che lascia scoperto il colletto del dente. Tra smalto e radice (zona cervicale) è ancora più difficile rimuovere completamente i residui di cibo quindi la gengivite si aggrava. Si formano le tasche gengivali che permettono ai batteri di raggiungere i tessuti parodontali più profondi tra cui l’osso mascellare.
Dalla gengivite alla parodontite
Da questo momento in poi, in parodontologia, si dice che si passa dalla gengivite alla parodontite irreversibile (o piorrea) causa dell’estrazione del dente o della sua caduta spontanea poiché irrimediabilmente instabile. In tutto ciò, il tartaro peggiora la situazione clinica, perchè favorisce l’accumulo di placca e quindi aumenta la fonte dell’infiammazione.
Gengivite causata da fluttuazioni ormonali
È stato dimostrato che tra le cause della gengivite ci sono anche gli squilibri ormonali in particolare quelli sessuali come: androgeni, estrogeni, progesterone. La pubertà, la gravidanza e la menopausa sono periodi della vita caratterizzati da importanti variazione dei livelli ormonali e questo contribuisce a esporre i soggetti a gengivite temporanea.
Forme acute di stress psicologico
Lo stress psicologico prolungato deve trovare uno sfogo che si manifesta con differenti patologie a seconda della predisposizione di ciascuno di noi. In soggetti giovani e adulti l’infiammazione delle gengive può essere causata da intensi e protratti periodi di stress.
Gengivite da farmaci
Tra le cause della gengivite dobbiamo ricordare gli effetti collaterali di alcuni medicinali antipertensivi, antidepressivi ed anti-epilettici. La gengivite da farmaci comporta, quasi sempre, l’ispessimento dei tessuti (iperplasia) che risultano più sensibili al tatto e allo sfregamento. In queste circostanze l’igiene orale ne risente parecchio, poiché chi è affetto da gengivite tende a limitare lo spazzolamento dei denti permettendo alla placca di depositarsi più facilmente e peggiorare il quadro clinico.
Ricostruzioni dentali malriuscite o protesi inadatte
Una corona o una protesi parziale devono essere progettate e realizzate attentamente poiché, se inadatte, impediscono di eseguire un’adeguata igiene orale domiciliare contribuendo alla ritenzione della placca quindi all’infiammazione delle gengive.
Situazione immunitaria compromessa
A seguito di particolari cure mediche, farmaci, patologie (AIDS) o predisposizione genetica il nostro sistema immunitario si indebolisce o non è sufficientemente pronto a contrastare normali infezioni. Ecco che quindi anche una semplice infiammazione gengivale si può tramutare in gengivite, nonostante gli sforzi di tenere puliti denti e gengive.
Cattive abitudini alimentari o malnutrizione
Bere e mangiare cibi particolarmente ricchi di zuccheri, senza pulire i denti subito dopo, può alterare il Ph della bocca. Il Ph acido favorisce l’insorgenza della placca, che colpisce lo smalto naturale con processi cariosi ed i tessuti molli innescando focolai di gengivite.
Denti mal posti o storti
La rotazione spontanea dei denti causata da affollamento dentale, i denti ritenuti e i denti del giudizio provocano situazioni che facilitano l’accumulo dei batteri che causano gengivite e pericoronite.
Fonte: denti360.com