Perchè i denti degli adulti non ricrescono?

Vi siete mai chiesti come mai i denti degli adulti, quando subiscono danni, non ricrescono come quando si è bambini? Se lo hanno fatto una prima volta da bambini, perchè non farlo una seconda quando si è adulti?

I denti degli adulti

I denti sono organi ossei, bianchi e durissimi che, fissi nelle mascelle attraverso le radici, emergono con la corona.  L’iperspecializzazione delle cellule comporta, nell’essere umano, una diminuzione di staminali che non rigenera i tessuti e di conseguenza non agevola la ricrescita del dente da adulti.

In molti vertebrati non funziona così

Negli animali il processo di rigenerazione è differente. Ad esempio, nei rettili sono presenti tre livelli di crescita per ogni dente: all’esterno, il dente principale; sotto, la lamina che darà origine al nuovo dente; nello strato inferiore ci sono le cellule staminali pronte a trasformarsi in tessuto dentale. Anche gli squali hanno denti nuovi di scorta che vengono sostituiti quando i “vecchi” sono rovinati. E gli alligatori li cambiano fino a cinquanta volte durante l’intero arco della loro vita.

Perché nell’uomo non ricrescono

Nell’uomo non ricrescono perché una volta che spuntano denti definitivi non ci sono più le gemme dentarie, le strutture che potrebbero farli ricrescere e che sono invece ancora presenti quando cadono i denti da latte.

La gemma dentaria è presente all’interno dell’osso alveolare, che contiene le cellule formatrici dello smalto (adamantoblasti), la papilla dentaria (che si trasforma in polpa dentale) e le cellule responsabili della formazione della dentina (odontoblasti).

La dentizione umana

L’uomo è difiodonte, cioè vede crescere due sole dentizioni. La prima è composta da venti denti da latte, o decidui, che spuntano in genere dai sei mesi ai due anni e mezzo di età. La seconda è costituita dai denti definitivi, che subentrano ai primi erodendone le radici e portandoli alla caduta. La dentizione definitiva si completa attorno ai venti anni, con la crescita dei denti del giudizio.

Fonte: focus.it

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