In molti considerano lo zucchero come un vero e proprio veleno, ma non è esattamente così. Come praticamente qualsiasi tipo di cibo, è il suo eccesso a costituire un problema. Quindi, se ogni tanto vogliamo goderci un dolcino o un caffettino dopo pranzo, perché no?
Quanto al giorno?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è meglio non andare oltre il 10% delle calorie giornaliere. Questo 10% include sia lo zucchero naturale che quello aggiuntivo. Snack confezionati, cereali, yogurt, cioccolato, bevande gasate e succhi di frutta, ad esempio, sono alimenti con zucchero aggiunto. Il succo di frutta è ancora una scelta salutare, ma siccome gli zuccheri possono danneggiare i denti, è meglio non berlo lontano dai pasti. Questo perché gli zuccheri vengono rilasciati durante il processo di spremitura. Gli zuccheri in pezzi interi di frutta hanno meno probabilità di causare carie perché sono contenuti nel cibo.
Non molto diverso il parere dell’American Heart Association (AHA):
Uomini: 150 calorie al giorno (37,5 grammi o 9 cucchiaini)
Donne: 100 calorie al giorno (25 grammi o 6 cucchiaini)
Per metterlo in prospettiva, una lattina di Coca Cola contiene 140 calorie proveniente dallo zucchero, mentre una barretta Snickers di dimensioni regolari, ne contiene 120.
Le linee guida dietetiche statunitensi consigliano alle persone di limitarsi a meno del 10% dell’apporto calorico giornaliero. Per una persona che mangia 2.000 calorie al giorno, ciò equivarrebbe a 50 grammi di zucchero. Se siete sani, magri e attivi, questa quantità è decisamente ragionevole.
Come individuarli
Spesso pensiamo al saccarosio, ma i produttori di alimenti ne impiegano molte varianti: glucosio, fruttosio, destrosio, maltodestrine. Alcuni di questi zuccheri sono più adatti rispetto al saccarosio per la preparazione di determinati alimenti. E questo può spesso trarci in inganno, pensando che l’alimento in questione non contenga zuccheri.
Poi ci sono gli zuccheri naturali: miele, succo di mele, zucchero d’uva, succo di mele e altri che non vi staremo ad elencare, con un effetto molto simile a quello del saccarosio: dovete quindi fare attenzione a scritte come “senza zuccheri aggiunti”.
Quindi, controllate le etichette
L’unica cosa da fare è leggere le informazioni nutrizionali sulle etichette degli alimenti per vedere quanto zucchero è presente nel prodotto che stiamo per acquistare cibo. Come abbiamo detto, talvolta può essere più complesso riconoscerli, perché sono indicati con il loro nome scientifico, come glucosio, fruttosio, saccarosio, lattosio. Ma informandosi e con un po’ di pratica, imparerete a fare sempre più attenzione.
Fonte: melarossa.it, healthline.com
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